Le Tecniche di Rottura
TAEKWON-DO KYUKPA
Le tecniche di rottura sono uno dei più discussi aspetti del Taekwondo.
Quando un’artista marziale sta per eseguire una tecnica di rottura, durante la preparazione mentale quello che lo spinge è un’emozione, che può essere chiamata ansia, adrenalina o semplicemente sfida.
Ma quando arriva il momento in cui carica e decide di far partire il colpo e soprattutto prima dell’impatto, è un attimo in cui succede tutto e niente, in cui non sa nulla di quello che avviene attorno: questo momento è “l’inconscio””, ed è l’unico momento in cui l’artista marziale pratica davvero il Taekwondo.
Normalmente si usano tavole di abete di cm30x30 con uno spessore di 20mm, ma durante le manifestazioni, specialmente per eseguire rotture spettacolari si possono utilizzare tavole leggermente più sottili che richiedono meno potenza ma stesso grado di precisione.
Quando poi viene eseguito di fronte al pubblico, l’esercizio con le tavolette crea sempre un clima di grande attesa e il pubblico stesso, in generale, non è in grado di apprezzare una tecnica ben eseguita, mentre osserva soltanto se la tavoletta si rompe o meno, quando in realtà quest’ultimo è proprio l’aspetto meno importante.
Naturalmente nel momento in cui si rompe una tavoletta entrano in gioco molti fattori sia fisici che psichici:
tra i fattori fisici rientrano il calcolo corretto della distanza, la precisione e l’applicazione della tecnica con convinzione ed equilibrio;
tra i più influenti fattori psichici rientrano invece la concentrazione e la paura.
Lo scopo fondamentale di quest’arte non è tanto quello di misurare la propria forza in base al numero di tavolette che siamo in grado di rompere con le mani o con i piedi, ma piuttosto quello di raggiungere una perfetta integrazione psico-fisica.
SIGNIFICATO/FILOSOFIA
Innanzitutto bisogna chiedersi il perché delle tecniche di rottura cercando di capire l’aspetto marziale di questa pratica molto affascinante.
La tecnica di rottura è il classico esempio di come un artista marziale debba capire e sviluppare i concetti di corpo, mente e spirito; è un esercizio fisico mentale ed energetico che ci permette di allenare e migliorare abilità difficilmente perfezionabili con altri metodi.
Dal punto di vista fisico l’allenamento di una rottura prevede lo studio della tecnica imparando traiettorie, coordinazione, spostamento del peso e il condizionamento graduale della parte del corpo interessata nella tecnica; il lavoro fisico da effettuare varia a seconda della parte utilizzata, cosi una tibia richiederà un periodo di condizionamento lungo e intenso per essere rinforzata e preparata all’impatto, mentre un palmo o un gomito sono solitamente pronti senza particolari allenamenti.
La tecnica di rottura è un eccellente prova con se stessi in quanto, a livello mentale, il praticante impara a essere determinato, lucido, concentrato, sicuro di se; impara a gestire le proprie emozioni, eliminare paure e ogni minima esitazione.
TIPOLOGIA
Ci sono diversi tipi di tecniche di rottura e l’obbiettivo varia a seconda della tipologia. Possiamo dividere le tecniche in 5 tipologie:
1. Tecniche di potenza;
2. Tecniche di precisione/abilità;
3. Rotture passive;
4. Tecniche con armi
5. Tecniche di velocità/esplosività.
ROTTURE DI POTENZA
Le rotture di potenza sono probabilmente quelle più conosciute.
In questa categoria il praticante deve spaccare oggetti che oppongono una notevole resistenza, come una pila di tegole o una serie di tavolette. L’obiettivo è quello di rompere oggetti sempre più robusti e per questo motivo si ha la possibilità di sfogare tutta la propria energia gestendo anche uno stato emozionale alterato dovuto al flusso di adrenalina.
ROTTURE DI PRECISIONE
Le rotture di precisione/abilità, a differenza di quelle di potenza, non hanno l’obbiettivo di rompere corpi particolarmente resistenti.
In questa tipologia il praticante deve rompere tavole di legno portando tecniche precise e di difficile esecuzione, come ad esempio delle combinazioni in volo con rotture multiple.
L’allenamento per arrivare ad eseguire in maniera corretta la tecnica del calcio in volo è composto da più parti come:
- lo stacco da terra: l’allievo deve riuscire a rimanere il più possibile con il corpo sospeso in aria in modo tale da avere il giusto tempo di focalizzare la tavoletta e colpirla nel punto giusto;
- la lunghezza del salto: cosicché possa superare agevolmente i vari ostacoli posti prima della tavoletta;
- la posizione del piede: se il praticante non colpisce l’oggetto con il giusto posizionamento del piede difficilmente effettuerà la rottura.
ROTTURE PASSIVE
Le rotture passive sono tutte quelle tecniche in cui chi esegue l’esercizio non porta una tecnica dinamica ma subisce sul proprio corpo la rottura di uno o più oggetti, senza riportare danni o accusare dolore.
La preparazione a questa tipologia è molto complessa e richiede anni di pratica. L’allievo che esegue la tecnica, effettua allenamenti specifici e mirati a limitare il dolore percepito.
ROTTURE CON LE ARMI
Le tecniche di rottura si possono eseguire anche con le armi.
Nonostante l’utilizzo di queste non sia previsto nell’allenamento tradizionale del Taekwondo è possibile per un allievo approfondirne la conoscenza.
Le più utilizzate per effettuare delle tecniche di rottura sono il nunchaku, la katana, i sai e vari tipi di bastoni.
In questa tipologia il praticante deve aver capito a pieno la potenzialità e la pericolosità di una di queste armi per poter raggiungere l’obiettivo.
ROTTURE DI VELOCITA’
Le rotture di velocità/esplosività vanno a testare le medesime qualità nel praticante.
Il modo migliore per spiegare questa tipologia è quello di ricorrere a degli esempi:
La tegola sopra alle lampadine, dove bisogna rompere la tegola lasciando intatte le lampadine che la sorreggono ai 4 angoli; se la tecnica non è sufficientemente veloce le lampadine si rompono.
Un altro modo in cui l’allievo può dimostrare la propria velocità è con la tavoletta lanciata e rotta in volo oppure con la rottura del collo di una bottiglia; quest’ultima richiede, oltre a un’ottima velocità, una graduale preparazione della parte del corpo con la quale si intende effettuare la tecnica di rottura, in quanto infortunarsi con il vetro è facile nonché molto doloroso.
Un ultimo esempio, anche se non perfettamente riconducibile a queste tecniche di rottura, lo troviamo con lo spegnimento della candela:
Qui il praticante deve spegnere la fiamma di una candela ricorrendo unicamente allo spostamento d’aria causato dalla tecnica utilizzata. Se non si possiede il giusto mix tra velocita, esplosività e precisione difficilmente si raggiungerà questo obiettivo.